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Crisi del petrolio: se anche gli impianti chiudono
Aggiungiamo qualche dato statistico che arricchisce le tinte fosche dello scenario del greggio americano. Dopo i prezzi future sotto zero, gli stoccaggi ai limiti della capacità, osserviamo il conteggio effettuato settimanalmente da Baker Hughes degli impianti attivi sul territorio statunitense. Anche in questo caso il crollo è evidente. Da inizio

Oil Outlook 2017
I prezzi del petrolio sono destinati a muoversi nell’attuale range compreso tra i 50$ e i 60$ al barile: i tagli dell’OPEC rafforzano il supporto a 50$, mentre le potenzialità di crescita dello shale USA frenano le scommesse verso obiettivi superiori ai 60$. I dettagli nell’outlook oil per il 2017.

Perché il petrolio si è fermato alla barriera dei 50 dollari
A distanza di un mese e dopo aver visto i prezzi avvicinarsi, superare (per poco) e ritracciare velocemente, si può ragionevolmente affermare che quota 50$ è in questa fase una forte resistenza per il mercato petrolifero. Il WTI e il Brent, infatti, dopo aver superato tale soglia ai primi di

Petrolio: Attenti al rialzo
Da quando l’atteso meeting di Doha di aprile si è concluso con un nulla di fatto, con i paesi OPEC che non hanno trovato un’intesa per limitare i propri livelli di output, la reazione dei mercati ha sorpreso gli operatori del settore. Se nelle prime ore successive alla chiusura dell’incontro

Doha: un (dis)accordo prevedibile
Con il senno di poi è tutto più facile, anche se nell’Oil Outlook 2016 avevamo espresso i nostri dubbi circa la possibilità che i principali produttori petroliferi giungessero a qualche forma di accordo sulla produzione di greggio. Tuttavia, una domanda è d’obbligo: deve alla fine stupirci il mancato accordo all’ultimo

Oil Outlook 2016
In questo documento viene effettuata un’analisi dettagliata dello squilibrio tra offerta e domanda che sta affliggendo il mercato petrolifero e deprimendone le quotazioni, le cause che lo hanno provocato e le previsioni sull’evoluzione del greggio nel 2016 e nel 2017.